Gentili negozianti di abiti per neonati della città di Ragusa, vi avvisiamo che potreste ricevere la visita di una signora bionda dall’età di circa sessanta anni che vi chiederà di mostrarle tutto lo stock dei vostri prodotti per il suo nipotino in arrivo a gennaio.
La signora in questione dimostrerà interesse ed acquisterà qualsiasi accessorio per bimbo dagli zero mesi fino ai dodici anni, in quantità sufficienti per innalzare di mezzo punto il PIL nazionale.
Interrogherà i commessi su materiali, qualità e prezzi di ogni capo, vi metterà il negozio sottosopra, vi mostrerà le foto dei figli a 4 mesi chiedendovi se li conoscete e, al vostro diniego, vi esporrà, sbalordita della vostra ignoranza, il loro curriculum vitae.
Concluderà invariabilmente le trattative chiedendovi uno “sconticino”del 90% che assesterà una mazzata letale alle stime di ripresa economica comunicate dalla BCE.
Nel frattempo si lamenterà di figlio e nuora che chiameranno il suo nipotino Kevin, mentre lei vorrebbe tanto il nome di un santo, vi chiederà consigli, attaccherà bottone con tutte le persone che si trovano nel raggio di 200 metri dal vostro negozio, proverà e riuscirà, attraverso tecniche imparate da funzionari della STASI convertiti al cristianesimo, a vendervi 10 biglietti della riffa parrocchiale con in palio una statuetta del bambino Gesù a grandezza sovrannaturale.
È del tutto inutile provare a ricondurla alla ragione. Ci proviamo da anni, senza risultati.
Siete pregati di segnalarne la presenza ai gestori di questo blog che provvederanno a ricondurla a casa e si impegnano a sostenere le spese per la riabilitazione psico fisica dei vostri commessi. Non rispondiamo, invece, dell’incauto acquisto dei biglietti per il bambino Gesù (buona fortuna!) e no, non lo chiameremo Kevin, volevamo solo divertirci un po’.
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