Sul foglietto c'è scritto "Anatheóresis". Me lo allunga con un sorriso la signora Salvatrice, la brillante responsabile del nostro centro di ascolto. Lei non sa che ho fatto il classico e che tengo un blog, ma sa che aspetto un figlio. In pratica mi invita ad approfondire questa tecnica di regressione non ipnotica che consente di rivivere le esperienze del passato fino al momento del concepimento (qui per Valentina e per tutti coloro che desiderano saperne di più). Il suggerimento, nemmeno tanto implicito, è quello di considerare il nostro Puntointerrogativo un essere già capace di sviluppare emozioni e relazioni che lo accompagneranno nel resto della sua esistenza.
Dal punto di vista chimico la relazione è un'evidenza, visto che l'organismo materno reagisce con segnali ormonali prima che la donna sia consapevole della gravidanza. Ma ora che il piccolo si è manifestato in tutti i suoi sei mesi? E' possibile stabilire un contatto prenatale con lui?
Noi stiamo sperimentando un gioco elementare: quando Lorenzo si fa vivo con un calcetto all’interno del grembo, diamo un colpetto proprio dove abbiamo sentito spingere. Dopo qualche giorno, quando abbiamo provato a chiamare dando un colpetto al ventre di Laura è stato lui a rispondere con un calcetto. Abbiamo riso, anche se un po' commossi. Chissà che idea si è fatto di noi. Ed ho pensato per analogia all'alba che coglie stupefatti gli astronomi, alle ispirazioni degli artisti, alle gioie dei contemplativi, alla perdita di sé dopo l'amore. Chissà a quale richiamo misterioso rispondono, se c'è un foglietto da qualche parte con su scritta una parola difficile e se riusciremo mai almeno a sbirciarla.
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