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mercoledì 16 dicembre 2009

Arrivi, partenze e ritorni

Una bella serata, la scorsa settimana, in compagnia di Emanuele e Stefania. Ore intere dedicate all'argomento della gravidanza visto che noi siamo nell'ultimo mese e loro al quinto. Sia Laura che Stefania, quando hanno preso consapevolezza della maternità, hanno ricevuto in sogno la visita di nonni o bisnonni defunti che si interessavano dei nuovi arrivi.
Lascio volentieri ai miei amici professionisti (Valentina e Giovanni, fatevi sotto!) l'interpretazione di questi eventi. Mi piace, tuttavia, pensare che il succedersi delle generazioni coinvolga dal loro Altrove anche gli affetti di cui abbiamo perduto la presenza fisica.

E' solo un caso, ma succede anche nel mito di Ulisse di cui sto leggendo. Il viaggio dell'eore all'Ade si conclude con due incontri. La prima ombra a farsi incontro ad Ulisse è quella di Agamennone, la seconda quella di Achille. Entrambi chiedono notizie dei loro figli e solo dopo aver ricevuto risposta lasciano Ulisse libero di tornare. In altre parole il legame tra i vivi e i morti è simile a quello dei padri coi figli. Leggo nel testo di Zoja: "Sui padri possiamo sempre contare perché, anche da morti, il loro pensiero è con noi"

In questi giorni se ne starà accorgendo anche la nostra amica Gianna, suo malgrado. E' a lei che ho pensato nello scrivere questo post.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' molto vero quello che dici, e ti ringrazio Vincenzo.
Aggiungo che in questi giorni sto riflettendo su come i due Passaggi su questo pianeta - quello alla vita e quello alla morte - siano così collegati. Entrambi sono il momento su questa Terra in cui siamo più vicini all'Origine. E a chi vi può assistere con una certa attenzione questa cosa appare chiara, splendida. Come uno sguardo, un profumo, un sorriso. Un colore. Non so come dire.
Ciao
Gi

Vincenzo La Monica ha detto...

Come recitammo in una incantata giornata pugliese ad una attonita guida rupestre: "la nascita non è un principio, la morte non è una fine" ;-)