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lunedì 31 agosto 2009

La coscienza di 'Nzino

Un'amica psicologa la riconosci subito. E' l'unica che rivolge al futuro padre la domanda che tutti gli altri riservano alla madre: "Come ti senti?"
Mi sento bene, ma l'altra sera, a spasso per Ibla, ne ho approfittato ugualmente e ho sottoposto Valentina (l'amica psicologa) e gli incolpevoli rispettivi consorti Laura e Giuliano ad una seduta di analisi incentrata sulla paternità.
Lei è di scuola cognitivo - comportamentale (qui per saperne di più) e mi avrebbe consigliato di scrivere per far emergere il rimosso, se non esistesse già il blog che state leggendo.

Vado al sodo: alla fine la diagnosi è che il Puntounterrogativo è un modo per dire a mia moglie che anche io sto partecipando all'attesa, che anche io mi sto dando da fare in un atto creativo seppure di modesta portata. Insomma un modo per dimostrarle che non è sola. Se sia anche un atto di vanità non è uscito fuori, ma un'amica psicologa la riconosci subito anche per queste omissioni (o rimozioni?).

lunedì 24 agosto 2009

Il giro di boa

Da sabato abbiamo superato la metà della gravidanza. Puntointerrogativo ha festeggiato ballando tutta la sera nel pancione di Laura che, di conseguenza, non ha dormito troppo. E' il genere di insonnie che ci saremmo aspettati tra una ventina d'anni, per i sabati sera in discoteca. Al mattino ho posato anche io una mano in zona Puntointerrogativo e ne ho ricevuto in cambio un bel calcione che mi ha ricordato il Batistuta dei bei tempi. I libri e i siti sulla gravidanza paragonano questi movimenti a un frullo di ali di un passerotto o al guizzare di un pesciolino (notare i diminutivi). Li capisco, nessuno comprerebbe un volume in cui vi dicono che quel ritmo da musica house che sentite pulsare con decisione nel basso ventre di vostra moglie è dovuto a quel teppista di vostro figlio o vostra figlia e alle sue inquietudini prenatali.
In questi giorni, quindi, Puntointerrogativo non smette di farsi sentire. Curiosamente, oltre che di notte, si fa vivo ai pasti e sembra accendersi di entusiasmo quando Laura mangia la pizza.
Quante scoperte in questi giorni di vacanza. E siamo solo a metà.

giovedì 20 agosto 2009

Incontri ravvicinati con dei bei tipi


Svariati anni di cinema americano ci hanno insegnato qualcosa sui tipi umani. Nei western, ad esempio, quello che fa progetti intorno al fuoco del bivacco è anche il primo che sarà colpito da una letale freccia Sioux. Il medico etilista, invece, troverà risorse inaspettate per estrarre la pallottola nel corpo dell'eroe e tranquillizzerà tutti dicendo: "Se la caverà".

Nelle commedie rosa il fidanzato di partenza è sempre un traditore e l'incontro con una persona anziana un po' bizzarra (che si scoprirà poi essere di natura angelica o magica) segna la rivelazione di qualcosa di importante.

Ecco perché quando ieri, nel mare di Punta Secca, ci si è avvicinata in acqua una settantenne con cappello di paglia e braccioli ai polsi, mi sono sentito come la Vergine Maria di fronte all'arcangelo Gabriele. Insomma, sentivo aria di epifania.

E anche se l'esordio non è stato promettente: - "Che bella pancia! A che mese siamo?" - abbiamo assecondato i racconti sui nipoti, le raccomandazioni a parlare a Puntointerrogativo, a fargli (farle) ascoltare musica, a non litigare fra noi. Quando si è messa a soppesare la pancia con occhio esperto, come stesse per guardare nella sfera di cristallo, ho capito che c'eravamo: "Sarà un maschio!" ha detto.

E a questo punto, per quel che mi riguarda, con la benedizione di tutti gli sceneggiatori a stelle e strisce possiamo cominciare ad acquistare i corredini di colore azzurro.
Laura, inaspettatamente, preferisce aspettare la morfologica di settembre. Forse, però, non mi farà più subire le commedie d'amore americane.

lunedì 17 agosto 2009

San Lorenzo e dintorni

La misteriosa ed oscura crescita di una vita in grembo e la notte delle stelle cadenti.
Cento anni fa uno come Pascoli ci avrebbe inzuppato la penna.
Sempre più spesso, tuttavia, sospetto che la poesia ci soccorra tutte quelle volte che la commozione non ci avvolge come ci aspetteremo o come vorremmo. Capita anche agli animi più sensibili, di fronte ad uno spettacolo della natura o dell'arte, di sorprendersi a pensare: "Che cosa dovrei provare?".
Ad esser poeta, forse, ci si può cavare d'impiccio scoprendo una felicità nuova in un'urna molle e segreta o un pianto di stelle in esclusiva per l'atomo opaco del male.

Purtroppo i momenti di vera emozione, che durano per un secondo e ci sorprendono a seguire le scie delle meteore e ad indicarle agli amici, sono anche accompagnati dalla banalità delle parole. In quei momenti rapidi, in fondo, non ci sono criteri validi per misurare le vibrazioni e meno che mai esiste la possibilità di comunicarli.

Tutto questo per cercare di giustificare la timidezza con cui mi appresto a dire che le notti a ridosso di Ferragosto trascorse con Laura, Peppe ed Elina, con un figlio che cresce separato da noi da un diaframma sicuro spesso solo qualche centimentro, sono state stupende.

giovedì 13 agosto 2009

Vi facciamo a polpette

Riceviamo dalla nostra massaia illuminata Giannuzza e pubblichiamo:
Le polpette di melenzane!
Affascinata dalla bellezza di questa ricetta per Laura, stamattina l'ho provata.
Ecco in sette foto come ho fatto.
Risultato: SQUISITA!
Grazie Kar e grazie Laura che gli ha dato l'occasione di postare questa delizia...
Alcune note
1. L'impasto: la cosa più difficile... non troppo sodo ma nemmeno troppo liquido...
2. Polpette e trucchetto per farle venire bene (suggerito dallo chef in persona... ehehe) ... cosa c'è nel piattino?
3. ...nel piattino c'è dell'acqua: per far venire bene le polpette bisogna bagnarsi di tanto in tanto i polpastrelli...
4. Fritte o al forno? Fritte, fritte ( tra l'altro nell'olio extravergine d'oliva...) Mica siamo incinta noi!! ;-)
5. Versione pugliese della ricetta (in ceramica di Grottaglie... ;-)
6. Ecco l'aspetto delle polpette dopo la frittura
7. Risultato finale... cosmico, direi!
Erano davvero squisite...
Grazie Laura! (continua così, che fai del bene a tutti...)
VostraGi

mercoledì 12 agosto 2009

La gravidanza non è come la dipingono

Molte donne in attesa, a quanto si dice, sviluppano interessi inediti. Alcune vengono attratte da sapori o odori che prima rifuggivano, altre si appassionano a passatempi che non abbandonano più. Potendo scegliere di assoggettarci a questa legge, avrei detto senz'altro che la pittura è una nobile attività. Il Dio dei desideri, però, deve avere approfittato di qualche ambiguità della lingua italiana per tirarmi un brutto scherzo e farmi perdere l'ultimo barlume di dignità all'occhio del vicinato.

martedì 11 agosto 2009

La parola allo chef


Il nostro amico Carmelo (detto Kar) è un grande custode della tradizione culinaria siciliana. Impietosito ci fa pervenire questa ricetta per la nostra dieta. Ovviamente è possibile ricambiare la cortesia andando a visitare il monumentale solitary beach, che Carmelo cura per la delizia di tutte le papille uditive appassionate di Franco Battiato.



Milanzani 'a Puppetti

Ingredienti (orientativamente per quattro persone o per una Laura gravida):
600 gr di melanzane (quelle tonde dette "di seta" o "tunisine")
1 uovo
2 spicchi d'aglio
pan grattato
50 gr di pecorino o grana grattugiata (a seconda dei vostri gusti)
basilico
noce moscata
olio extra vergine d'oliva
sale
pepe

Per la salsetta d'accompagnamento:
passata di pomodoro
basilico
olio extra vergine d'oliva
sale
pepe

Preparazione:
Sbucciate le melanzane (ma non del tutto, lasciate metà della buccia) e tagliatele a tocchetti.
Lessarle per 10 minuti oppure cuocerle per 15 minuti al vapore.
Farle raffreddare, strizzarle l'acqua in eccesso e schiacciatele con le mani.
Unite gli antri ingredienti (di olio ne va un goccio, siate generosi di noce moscata) e regolatevi col pan grattato per la giusta consistenza (morbida ma compatta).
Mescolate bene l'impasto e formate tante palline rotonde, grosse come una noce o la classica forma di polpetta ovale e schiacciata.
Gli ortodossi vorrebbero queste polpette rigorosamente fritte, ma, se preferite, infornatele in una pirofila antiaderente (oppure foderata con la carta da forno) per 30 minuti in un forno preriscaldato a 200 °C finché non saranno ben colorite.
Sono buone sia calde sia fredde come merendina quando Vincenzo è al lavoro.

Presentazione:
Una volta fatta la salsetta al basilico, fate un tondo nel piatto, posizionate le polpette a semicerchio tra il tondo della salsetta e il piatto vuoto e nell'altro semicerchio mettete un fiore centrale di basilico in bellavista.
Buon appetito!

venerdì 7 agosto 2009

Un apparecchio cosmico per la trasformazione del cibo

"Non va bene, non va bene" dice la nostra ginecologa pesando i chili di Laura.

E "non va bene, non va bene" continuerà a ripetere mentre Laura risponde alla domande sulla propria dieta. Non doveva svolgersi diversamente una confessione con Savonarola 5 secoli fa: "Quante volte la pasta? Cosa mangi per spuntino? Ogni quanto l'insalata?.... Non va bene non va bene"
Ed eccoci a dieta. Per evitare complicanze alla madre e al bambino, come ripetiamo alle nostre mamme che ci guardano perplesse dal grosso dei loro 20Kg messi in gravidanza.
Sono tre giorni che mangiamo dosi omeopatiche di pasta, lenzuola di lattuga, briciole di pane e piantagioni di frutta. Laura ha sempre una fame invincibile e ricorda quella definizione dell'essere umano che diede Gurdjeff e che ho utilizzato come titolo del post di oggi.

E d'altra parte a fare il guardiano della dieta io mi adatto a fatica, soprattutto perché mi sciolgo di tenerezza e allungo sempre quei 10 gr in più di spaghetti o quella fetta di pane con strisciata di Nutella.

E allora giunge come un'indulgenza plenaria in anno santo la notizia della top model scelta per una pubblicità proprio per le rotondità della sua seconda gravidanza (qui)
E così i pubblicitari si riabilitano dopo Angelsound. Evviva le magnifiche sorti e progressive della reclame, evviva i creativi.
E stasera si va al ristorante!

mercoledì 5 agosto 2009

Ascolta, si fa vita

In commercio si chiama Angelsound. È un apparecchio che consente ai futuri genitori di ascoltare, tramite ecodoppler, il cuore del feto. In tutta franchezza gli hanno trovato un nome insopportabile. Quasi quanto le immagini pubblicitarie di papà e mamma col sorriso ebete e le cuffie all’orecchio. Quel sorriso e quella posizione, si sa, i papà li hanno soltanto seguendo “Tutto il calcio minuto per minuto”, se sopravvive ancora allo stillicidio di partite ad ogni giorno della settimana.
Ieri la nostra ginecologa ha usato Angelsound (o una sua versione professionale) per ascoltare e farci ascoltare il battito cardiaco di Puntointerrogativo. L’impatto emotivo è stato indubbiamente forte, anche se stemperato dalla risata di Laura. Le ha ricordato i cani che di notte, in campagna, abbaiano da lontano richiamandosi l’un l’altro, fino a creare un concerto che mette una parola definitiva sulle possibilità di addormentarsi. Io e la ginecologa ne abbiamo convenuto e sorriso insieme.
A me è parso il suono di un lontano tam tam, o quello di un nobile fabbroferraio che pesta in un antro un suo ritmo indiavolato e costante. O il rumore del treno che ci portò a Milano tanti anni fa, quando ancora le ruote ferrate sbattevano sulle traversine. O ancora quel verso di Virgilio tutto allitterante per suggerire le quattro zampe dei cavalli al galoppo che squassano la terra: “quadrupedante putrem sonitu quatit ungula campum”.
O forse stiamo volando troppo alto, Puntointerrogativo, e la citazione latina potevo usarla meglio per quell’esame mai dato.
Riepiloghiamo: suono tellurico, eco di officine, timbro della madre terra con molti dei suoi figli animali, rimbombo vibrante di emozioni. Quanto di più alieno possa immaginare dalla placida distanza degli angeli e quanto di più vicino alla vita che laboriosamente si industria.
E chiamatelo “EarthSound of heart”, incapaci!

martedì 4 agosto 2009

Regola ferrea

I risultati degli esami del sangue all'AVIS erano una bella lotta tra me e Laura per chi aveva i valori più bassi di ferritina. Con quelli in gravidanza non c'è più storia: sembra di leggere i valori delle temperature di Bolzano a novembre.
Questo calo di sostanze, come lo chiamerebbe mia madre, è piuttosto frequente quando si è in attesa di un bimbo. Puntointerrogativo, infatti, ha un gran bisogno di ferro e utilizza tutto quello che trova in giro dalle sue parti. Gli articoli scientifici e i libri usano espressioni abbastanza crude per questo fenomeno. Dicono che il feto sequestra il ferro alla madre succhiando tutto quello disponibile e portano questo esempio per dimostrare che nella lotta per la vita ciascuno pensa a sé.

Mi sbaglierò, ma questo è uno dei danni dell'eccessivo darwinismo scientifico della nostra epoca. A me sembra che la natura abbia pensato ad una soluzione di grande cortesia collaborativa. L'organismo che ospita lascia spazio e risorse a quello che ha più bisogno. L'organismo che può sopportare meglio la carenza di ferro dà la precedenza a quello che non può fare altrettanto. Come sempre, tuttavia, la scienza dei comportamenti viene saccheggiata per spiegare il male e mai il suo contrario, come se anche il bene non fosse un istinto, per quanto questo concetto sia difficilmente accettabile per tutte le chiese e inutilizzabile come alibi per tutti i poteri.